Incontro per una CSA in Veneto
venerdì 2 febbraio 2018 ore 18
Sede MagVenezia, via Tasso 15, Mestre
COS’E’ UNA CSA?
Una Comunità che Supporta l’Agricoltura è un progetto che segue principi di autorganizzazione non gerarchica e di solidarietà, ed è finalizzato all’autoproduzione di cibo sano, locale e sostenibile.
Progetti di questo tipo esistono già in diverse parti del mondo e funzionano felicemente da anni (in alcuni casi decenni), attualmente il fenomeno è in rapido aumento. Una CSA rappresenta una possibilità concreta di creare una forma di vita sostenibile anche in città, e di portare ad un cambiamento reale e duraturo delle abitudini e degli stili di vita, delle modalità di consumo e di produzione.
All’inizio di ogni anno agricolo c’è un’assemblea, durante la quale viene discusso e approvato un piano di coltivazione: ci si chiede di quante zucchine ha bisogno una persona in un anno, di quanti pomodori, e così via. Si fa un piano di produzione per capire gli spazi, i costi, i materiali, la manodopera necessaria (in termini di ore di lavoro e di un pagamento che assicuri una sopravvivenza dignitosa ai contadini) fino ad arrivare ad una cifra di costo complessivo.
Tale cifra viene divisa rispetto al numero di persone interessate (in realtà al numero di quote poiché più persone possono aderire assieme partecipando con un’unica quota).
Poi parte un’asta segreta dove chiunque può offrire quanto vuole (in rapporto a quanto può), di più o di meno della cifra media necessaria, paradossalmente anche nulla, si ripete l’asta finché non si raggiunge la cifra necessaria.
I contadini sono responsabili che la produzione avvenga nel miglior modo possibile, i partecipanti possono decidere se e quanto recarsi nei campi per vedere cosa succede e per capire e per imparare mettendo le mani nella terra in prima persona nell’occasione di momenti didattici. Infatti, oltre all’assemblea di bilancio sono previsti altri incontri per prendere decisioni su come sviluppare la CSA, che nuove colture inserire, come gestire gli spazi e gli strumenti, rendendo il progetto in continua evoluzione ed ampliamento. Ma sopratutto sono previsti anche incontri conviviali, attività sociali, formative, culturali, e molto altro a seconda dei desideri e delle possibilità… Tali attività, favorendo la socializzazione, rinforzano la comunità ed aumentano la ricchezza comune.
I partecipanti potranno ritirare settimanalmente il cibo prodotto in punti di raccolta, non vengono fatte cassette individuali ma c’è la responsabilità di prendere quando pattuito stando attenti a non lasciare agli altri soltanto il cibo peggiore: è un efficace e continuativo esercizio di condivisione e di
solidarietà!
Invece che il contadino debba inventarsi quanto cibo produrre e poi sperare di venderlo, il cibo viene quindi commissionato, il consumatore finale è anche il manager, il dirigente e il proprietario… Il contadino è membro stesso della comunità ed eventuali imprevisti postivi e negativi come danni al raccolto ed eccedenze, ricadono su tutta la comunità.
La CSA mostra che l’utopia è immediatamente possibile: la sua stessa esistenza è l’esempio tangibile di un futuro diverso e migliore e molto, molto vicino!
La diffusione di questo progetto non farà che ispirare e incoraggiare altre persone a fare scelte simili!
Se questo meccanismo funziona per il cibo, perché non si può fare per tutto il resto?
Abbiamo intenzione di iniziare con gli ortaggi, aggiungendo poi cereali e altri tipi di cibo, una volta coperte completamente le necessità alimentari si potrà pensare al resto: vestiti, oggetti, abitazioni, educazione, crescita culturale, intrattenimento, eccetera… Tutto questo porterà a diminuire sempre di
più le necessità di acquistare beni e servizi da un mercato esterno, aumentando la resilienza, la forza e l’ampiezza della comunità.
A CHE PUNTO SIAMO?
Siamo un gruppo di produttori biologici, consumatori, amanti dell’ecologia, giovani, attivisti, famiglie e stiamo costruendo una CSA nel Veneto!
Siamo in contatto diretto con Arvaia una CSA di Bologna che funziona particolarmente bene da più di cinque anni, stanno condividendo con noi la loro esperienza, le competenze e gli strumenti che hanno raccolto e sviluppato nel tempo.
Abbiamo già effettuato per tutto l’anno scorso una prima sperimentazione di successo all’interno del GAS di Preganziol e siamo pronti a partire veramente!
Il progetto per ora fa parte del distretto di economia solidale Oltreconfin, e trova il suo luogo di produzione principale nella fattoria didattica e sociale Rio Selva a Preganziol .
Manca pochissimo: il 18 Febbraio faremo la prima assemblea ufficiale (con tanto di asta!) allargando l’area a Treviso, Mestre e Venezia… in una prima fase la produzione rimarrà a Preganziol, mentre verranno organizzati punti di distribuzione attorno ai quali raccogliere sottogruppi a seconda di dove sono dislocati i partecipanti (probabilmente uno per Treviso, uno a Mestre, uno a Venezia). Appena questi nuclei saranno abbastanza grandi da poter avere una produzione autonoma si penserà ad aggiungere altre realtà agricole più vicine per favorire la partecipazione dei soci.
Per il resto il processo è aperto, partecipativo, tutto da definire assieme!
COSA POSSO FARE?
Il 2 Febbraio faremo un incontro di presentazione presso la cooperativa MagVenezia a Mestre per raccontare in dettaglio il progetto e raccogliere le adesioni e manifestazioni di interesse. Ci vediamo lì!
Se sei interessato/a a partecipare scrivi una mail a CSA Veneto
Parlane con le persone che potrebbero esserne interessate: il momento del cambiamento è adesso!
Domenico e Francesco
per CSA del veneto
Guarda il video
Arvaia. Cittadini coltivatori biologici from claudio domini on Vimeo.